MANIPOLARE LA REALTA'
Il valore delle parole.

Ultimamente sto assistendo ad un curioso fenomeno: ascoltare una dichiarazione di intenti e, a seguire, osservare l'esercizio del suo esatto contrario. Il fatto viene reso assai più interessante nella sua osservazione perché non è accompagnato da significativa malafede ma, al contrario (ne sono convinta perché non ho davanti manipolatori professionisti) dalla mancanza di coscienza del valore delle parole pronunciate e dell'autentica intenzione che le accompagna. 

Potrei citare centinaia di esempi di dichiarazione di intenti che non hanno trovato riscontro nei fatti, raccolti anche solo ultimamente: 
“Dimmi cosa fare, sono disposto a tutto.” 
“Io ci sono, sono pronto.” 
“Per te ci sarò sempre.” 
“Mi interessa molto.” 
“Eccomi!” 
“Per me è la cosa più importante.” 
“Conta su di me.” 

 Parole, parole, parole. Soltanto parole. 
 E se si collegasse il cuore (o la pancia), anziché il cervello, prima di parlare?
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I commenti dal sito
Violetta ha scritto il 09 dicembre 2014 alle ore 22:40
Troppe persone parlano a vanvera: non lo sopporto piùùùùùùùùù!
Basterebbe la cara vecchia regola di tacere!
marianna ha scritto il 11 dicembre 2014 alle ore 09:23
Posso confermare alla grande...quanta delusione..ora pretendero fatti..basta parole..mia croce e delizia da sempre
Maria  ha scritto il 11 dicembre 2014 alle ore 17:10
Più che mancanza di coscienza, direi "falsa coscienza", oppure "immagine" (intesa come esteriorità), parole effimere in un tempo effimero...
Danila ha scritto il 12 dicembre 2014 alle ore 16:31
E' giusto pretendere fatti. La realtà si basa sul tangibile che è il risultato di ciò che non lo è. In altre parole, è dai fatti che possiamo renderci conto della sostanza: la nostra e quella degli altri.
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