TENERE PULITA L'ANIMA
L'avvilimento sotterraneo delle coscienze

Siamo a conoscenza della manipolazione mediatica. 
Siamo anche coscienti che, quando vengono annunciati fatti di cronaca, in larga misura li subiamo. Nonostante ci colpiscano, non abbiamo il tempo di fare un'analisi critica delle informazioni ricevute. E' normale perché non c'è tempo per tutto. L'attenzione vigile la riserviamo a precisi contesti, ad aree specifiche di priorità, a quelle aree che ci toccano più da vicino. In altre parole, non ci facciamo carico di ciò che riteniamo, nella nostra scala di interessi, alieno dalle nostre vite. 

L'omicidio di Yara Gambirasio, ad esempio, non è una nostra priorità. Ce ne dispiace, ci disgusta, ma è un fatto troppo grande e lontano, insieme a tanti altri fatti che la cronaca ci presenta e ripropone periodicamente. Non ce ne facciamo carico perché non sentiamo (a meno che non abbiamo anche noi una figlia tredicenne o abitiamo nello stesso paese della vittima) di poter contribuire fattivamente e costruttivamente all'evento. 
Una giovane vita è stata spezzata. Non si può tornare indietro. Tante altre vite ogni giorno si perdono. Pensiamo di essere davanti all'ennesima tragedia quotidiana a cui la schiera dei cittadini impegnati e partecipi è costretta ad assistere. 

Abbiamo fatto nostra la credenza di non poter fare nulla. Eppure, sotterraneamente, una manipolazione subdola delle nostre coscienze avviene. Non abbiamo la misura del danno morale che l'informazione porta in sé. 
Un fatto drammatico che non è in cima all'elenco delle cose di cui occuparci oggi, invade il nostro inconscio in maniera subdola. La nostra coscienza erige immediatamente delle difese: la nostra parte cosciente filtra (“E' una tragedia: non ci si può più fidare” oppure “E' una tragedia: bisognerebbe rinchiuderli e gettar via la chiave”) trincerandosi dietro un giudizio perentorio mentre la nostra parte inconscia registra lo shock. Si realizza un imprinting che è come una cicatrice su cui ci si inciamperà costantemente da quel momento in poi. 

Questo è il danno morale che ci infliggiamo a non prendercene carico, a non restare vigili. Siamo noi a permettere, con la nostra disattenzione, l'avvilimento della nostra coscienza. 
E' necessario darsi delle priorità: ma cosa è più importante nella nostra giornata se non mantenere pulita la nostra Anima?
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